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ALIMENTAZIONE
Uno dei più grandi quesiti per chi pratica il ciclismo riguarda l’alimentazione in gara o in uscite di media/elevata intensità.
C’è chi pensa sia sufficiente ingerire qualsiasi tipo di alimento per avere la necessaria energia utile onde sopperire all’intenso sforzo fisico come se per magia una volta immessi nel nostro corpo lo stomaco li trasformi direttamente in energia disponibile.
Nulla di più errato!!
Fermo restando che l’eventuale alimentazione vada effettuata in situazioni di minor impegno cardiaco (in pianura, in discesa prestando attenzione etc..),vediamo in che modo il nostro corpo utilizza l’energia e quindi come ottimizzare tutto questo.
Il nostro organismo possiede in linea di massima una disponibilità di zuccheri sottoforma di glicogeno pari a 30 Kcal per Kg di peso (fatevi i vs conti..) inoltre dispone di scorte di grassi pressoché illimitate (150.000 Kcal x i magri…sigh!!!) che possono essere utilizzate solo se accompagnate da zuccheri .
Ergo con un’andatura lenta (60-
Ma se l’impegno cardiaco aumenta, sale ovviamente il consumo di zuccheri e si può andare incontro ad un precoce esaurimento di essi.
Come alimentarsi insomma?
Con uno sforzo intenso ovvero in media oltre le 2 ore è utile assumere zuccheri preferibilmente disciolti in acqua in bassa concentrazione (6%) fino ad un max di 1 Litro/ora, mentre ingerire qualsiasi cibo solido non solo non apporta energia immediata, essendo richiesto un tempo di digestione direttamente proporzionale allo sforzo fisico, ma rende più difficile l’attività muscolare richiamando sangue e liquidi verso l’apparato digerente x sopperire alla digestione.
Ottimo compromesso per chi desidera assumere cibo solido è l’uso della frutta molto acquosa (arancia,mela,albicocca ecc..) o, vista la complicata trasportabilità, ci sembra utile utilizzare prodotti in gelatina di frutta facilmente reperibili in commercio.
Si tenga comunque presente che in presenza di una frequenza cardiaca medio/bassa (attorno 140-
Studi scientifici hanno dimostrato che è solo la nostra mente che quando stanca associa la ricerca di energia dagli alimenti solidi mentre in conclusione sono più gli aspetti negativi che ne derivano.
Certo arrivare magari dopo un’ estenuante salita al punto di ristoro e vedere tutto quel ben di Dio come si fà a resistere….vero Quintabikers???
Della tovaglietta a scacchi rossa pronta ad ogni ristoro ne vogliamo parlare????....omissis….
Introdurre cibi solidi comporta quindi oltre che la disponibilità di energia a diverse ore di distanza anche il sottoporre il nostro corpo contemporaneamente sia alla sollecitazione fisica dovuta all’impegno muscolare sia alla digestione..
Insomma cerchiamo si di dare benzina al nostro motore ma cercando però di attingere meno energie possibile per digerire e farlo in maniera “liquida” è la soluzione più vantaggiosa per avere un rapido transito attraverso l’intestino senza sottoporlo ad un inutile lavoro….
Se proprio sentiamo il bisogno ripeto più psicologico che fisiologico di addentare qualcosa di solido durante l’intenso sforzo, cerchiamo di portarci dietro alimenti ovviamente dal bassissimo contenuto di grassi con proteine in bassa percentuale prevalentemente composta da zuccheri semplici (fruttosio,malto destrine, miele, marmellate etc..) per rendere la digestione più semplice e veloce possibile.
Ricordiamoci comunque che la bici è puro divertimento e che quanto sopra esposto è una semplice ricerca per tentar d’ottimizzar la prestazione…
A dire il vero, è ampiamente risaputo, che ad ogni ristoro i Quintabikers quale chilo su lo mettono …..(c'è anche chi si porta le tovaglie da casa...vero Capitano?)
Come si suol dire, predicar bene razzolar male..........
Alla prox…